Giuliani, il portiere dimenticato per vergogna e ignoranza: la storia del campione morto di Aids.

I successi. La gloria.

All’apice della carriera, la mazzata. Che sgretola ogni cosa.

Solo. Abbandonato da tutti.

Dagli amici con cui aveva condiviso trionfi e partite memorabili. Allo specialista Maradona parò addirittura due rigori e, nell’ottobre del 1985, dal Pibe de Oro subì uno dei gol più belli mai realizzati dal fuoriclasse argentino: una parabola quasi da centrocampo che fece letteralmente esplodere l’ex San Paolo.

No, non era un fenomeno Giuliani. Dal Napoli all’Udinese.

Un tabù negli Anni 90. Giuliani si confidò soltanto con la moglie, che lo lasciò salvo riavvicinarsi ed essergli accanto fino all’ultimo istante.

E fu l’unica. Già, il portiere del Napoli scudettato fu lasciato solo.

Emarginato. Dimenticato.

Da tutti. Anche da chi aveva condiviso esperienze di quelle che cementano rapporti fino a renderli apparentemente inscalfibili.

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