Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare.
La via crucis di Lorenzo Musetti non accenna a terminare la propria corsa. Che a Madrid sbatte una volta di più contro il brasiliano Thiago Seyboth Wild, con conseguente terza eliminazione al primo turno nei quattro tornei stagionali disputati sulla terra.
Che salvo diversa comunicazione rimane la superficie prediletta del carrarino, che pure da un anno a questa parte ha imboccato una strada che continua a seminare più dubbi che certezze. Con la top 30 mondiale (dalla quale non esce dal settembre 2022) che tra pochi giorni dovrebbe estrometterlo dal giro.
I perché di una crisi così conclamata non sono facili da spiegare, ma una cosa è certa: Musetti ha un talento naturale incredibile, è un ragazzo serio e grande lavoratore, ma da qualche mese a questa parte non riesce più a esprimersi con la continuità necessaria per stare al passo con i migliori. Il brasiliano ha avuto un merito enorme: quello di non sbagliare pressoché nulla nei punti chiave del match, quelli che hanno confezionato il 6-4 6-4 che ha condannato il toscano all’uscita al primo turno.
Musetti peraltro non ha sfruttato le 4 palle break concesse dal rivale, che invece di palle per togliere il servizio se n’è procurate cinque, facendosele bastare un paio (una per set). Se questo doveva essere un test verso gli Internazionali d’Italia, probabilmente Lorenzo sa che non è andato affatto nel modo desiderato.
Il risveglio, poi l’ennesima delusione. E dire che la partenza era sembrata promettere tutt’altro scenario: appena un punto concesso a Seyboth Wild nei primi due turni di battuta, poi però nel quinto gioco il fardello di uno 0-40 da recuperare, con la terza palla break del gioco risultata fatale.
Il risveglio, poi l’ennesima delusione. E dire che la partenza era sembrata promettere tutt’altro scenario: appena un punto concesso a Seyboth Wild nei primi due turni di battuta, poi però nel quinto gioco il fardello di uno 0-40 da recuperare, con la terza palla break del gioco risultata fatale.
Per fortuna le soddisfazioni anche sul rosso arrivano in campo femminile da Jasmine Paolini, che non ha avuto alcun problema a superare l’andorrana Jimenez Kasintseva lasciandole appena un misero game nel secondo set (in pratica ha fatto come Nadal con Blanch: 6-0 6-1). Al secondo turno Paolini sfiderà la francese Caroline Garcia, con la quale in passato ha già giocato 8 volte, ottenendo tre vittorie ma tutte concentrate negli ultimi tre precedenti, disputati da ottobre 2023 in poi.
Una partita che comunque servirà a Lucia per fare ulteriore esperienza e guadagnare qualche informazione utile in vista della campagna di Roma, dove al pari di tutte le connazionali spera di riuscire a dare man forte alle ambizioni di Jasmine Paolini.