La storia bussa alla porta di Firenze, per la seconda volta. Dopo la finale di Conference persa l’anno scorso con il West Ham, la Fiorentina ha voglia di riprovarci.
Appare sempre più scontato il suo addio, con diversi club che sarebbero sulle sue tracce. Si è parlato anche di un incontro già avvenuto con il Torino.
L’allenatore fa chiarezza nella conferenza di vigilia. Sono alla vigilia di una partita troppo importante a cui tutti teniamo e che stiamo preparando nel migliore dei modi.
Sappiamo quello che penso ma non ho intenzione di distogliere la concentrazione dalla partita di domani. Se mi sono incontrato con il Torino?
In Serie A siamo in un momento positivo come pensavo. Dobbiamo pedalare anche noi per tenere il passo di chi ci sta davanti.
Intanto pensiamo a domani ed alla semifinale di andata, poi ci ritufferemo nel campionato dove ancora abbiamo punti importanti a disposizione. “Squadra molto temibile, giocano con tre attaccanti.
Se sono qui è perché sono forti. Noi dovremo pensare alla partita di domani, ma anche a quella del ritorno.
Vediamo con quale atteggiamento tattico vorranno affrontarci. Domani dovremo fare ancora meglio, per giocarci al ritorno la finale.
Dovremo sfruttare la spinta e l’entusiasmo del Franchi”. A Salerno si era tappato gli occhi.
Domenica, invece, dopo la doppietta al Sassuolo, Nico Gonzalez si è tappato le orecchie. Come dire «non vedo e non sento».
Mi piace esultare in questo modo e speriamo che domani possa fare quella del “tapparsi la bocca”. Le esultanze non sono critiche, sono semplicemente un modo per scherzare e divertirmi.
Mi piace esultare in questo modo e Gli errori e le “partite no”, sono tutto parte del calcio. Ma questo mi piace, mi piacciono le critiche e la pressione.
Quando gioco con la pressione posso rendere al meglio. So che la squadra ha bisogno di me e che sono un giocatore importante.
I ragazzi e lo staff me lo fanno sentire ogni giorno”.