Pinturicchio è tornato a parlare di futuro nel corso di un incontro con ragazzini della scuola di calcio creata dalla Lega Italiana di Serie A nel campo della PS 55 Benjamin Franklin, scuola pubblica nel quartiere più difficile di New York. Ebbene, l’ex numero 10 ha raccontato del percorso che sta facendo per diventare allenatore, sebbene non abbia ancora mollato una possibile carriera manageriale, come ha rivelato al Corriere della Sera. Accolto al gala, del quale è stato l’ospite d’onore, dal console italiano Fabrizio Di Michele, dal presidente della Scuola, Michael Cascianelli, e dal presidente dell’istituto, Massimo D’Angelo.
A 49 anni c’è ancora tempo per immaginare un futuro diverso. Alessandro Del Piero ha tante idee e progetti, attende l’occasione giusta per rientrare nel calcio. Sto studiando da allenatore, sono nell’ultimo anno di Uefa Pro: avrò l’ultimo stage del corso in estate e se lo passo (sorride, ndr) diventerò allenatore a 360 gradi e non solo per alcune categorie.
Questo l’ho fatto a prescindere. Volevo completare un percorso: come esperienza calcistica, ho avuto quella da calciatore, da sette anni faccio quella giornalistica, e non solo, dietro le telecamere. E ora il percorso cresce con un’esperienza diversa, imparando a vedere le cose con l’ottica dell’allenatore, racconta Del Piero.
Già in questi corsi ti immergi in un’ottica diversa. Al di là della maturazione che hai negli anni, conta trattare con certe persone, discutere ogni mese con un coach diverso: il prossimo sarà. Sono esperienze.
A volte vanno bene, a volte prendi delle belle bordate. Le nuove sfide stimolano, mi piace tenermi occupato. Ma la priorità va ai miei tre ragazzi: ormai sono teenager, giocano tutti e a calcio, anche mia figlia.
Vedremo cosa ci riserva il futuro. E a chi gli domanda di un ritorno in bianconero Alex risponde: Dai, non cadiamo nel banale.