Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica.
Si occupa prevalentemente di calcio. E’ tristemente noto ai tifosi della Roma Anthony Taylor, l’arbitro scelto dall’Uefa per Borussia-Psg di Champions ma il fischietto inglese è riuscito a farsi detestare anche in patria.
I giallorossi non dimenticheranno mai la finale di Europa League col Siviglia, dove hanno sempre sostenuto (Mourinho in testa) di essere stati pesantemente danneggiati. Taylor, di recente criticato con durezza anche dal Nottingham Forest per la gara con l’Everton, ha diretto la sua prima partita UEFA nel 2009.
Dirige con regolarità gare di Premier League dal 2009 ed è una presenza fissa in Europa League, Champions League e nelle competizioni per nazionali. Com’è diventato arbitro lo spiegò lui stesso diversi anni fa in un’intervista al sito dell’Uefa: “seguivo sempre la squadra della mia città, l’Altrincham, sia in casa che in trasferta.
Mia madre era stufa di sentire le mie continue critiche agli arbitri, così mi suggerì di tacere o di provarci io. Ho seguito il suo consiglio.
sono partito dai campionati locali della zona di Altrincham e poi sono passato alla Cheshire League, alla Northern Premier League, alla Conference [quinta divisione inglese] e quindi alla Football League. Ho cominciato nel 1995.
Sono rimasto in Football League per quattro anni e nel 2010 ho diretto la mia prima gara in Premier League”. Vediamo come se l’è cavata ieri.
Taylor l’11 marzo del 2020 aveva già diretto questa partita: ritorno degli ottavi di finale di Champions League tra Paris Saint-Germain e Borussia Dortmund. Si giocava a porte chiuse a causa dell’incombente minaccia apportata dal Coronavirus e finì 2-0 per i francesi.
In questa stagione aveva già arbitrato i parigini nel ko per 3-2 in casa col Barcellona nell’andata dei quarti. Sette in totale i precedenti col Psg con 5 vittorie, 1 pari e una sconfitta.
Quattro i precedenti in assoluto con i tedeschi con un bilancio di 2 vittorie, 1 pari e una sconfitta. L’arbitro ha ammonito tre giocatori.
Coadiuvato dagli assistenti Beswick e Nunn, con il norvegese Eskås IV uomo, Attwell al Var e Coote all’AVar, l’arbitro ha ammonito tre giocatori: Maatsen (B), Ruiz (P), Schlotterbeck (B). Borussia Psg, i casi da moviola.
Questi gli episodi dubbi. Al 12′ contatto Sabitzer-Lucas Hernandez, con il francese che finisce contro la spalla dell’austriaco.
Non c’è fallo da rigore, è un normale confronto fisico. Al 19′ Zaire-Emery con una grande giocata supera Maatsen, che poi lo mette giù: giallo inevitabile.
Al 36′ segna Füllkrug: l’attaccante del Borussia Dortmund parte in posizione regolare, tenuto in gioco da Marquinhos. 44′ Marquinhos interviene in maniera ruvida su Maatsen, per Taylor non c’è rigore.
Al 53′ ammonito giustamente l’ex Napoli Fabian Ruiz per un fallo su Adeyemi. Al 63′ Brandt scodella pallone davanti alla porta per Fullkrug, che al momento di colpire di testa viene toccato alle spalle da Nuno Mendes.
I giocatori del Borussia protestano vivacemente ma per Taylor non è rigore, nonostante la spinta a due mani. Al 74′ giusto il giallo a Schlotterbeck per un pestone a Nuno Mendes.
Per Calvarese non c’era rigore per i tedeschi. L’episodio clou di Borussia-Psg, quando l’autore del gol del Borussia Dortmund Fullkrug lamenta una spinta di Mendes in area per evitare che possa colpire di testa a colpo sicuro, viene commentato dall’ex arbitro Calvarese.
Il moviolista di Prime si dice d’accordo sulla decisione di non dare il penalty: “Fa bene l’arbitro Taylor a non concedere il rigore. Le due mani del giocatore del Psg non spingono, è più un appoggio che non giustifica la concessione di un calcio di rigore“.