Il dirigente, però, ci ha tenuto a rassicurare tutti sul lavoro che si sta svolgendo per la crescita dell’intero movimento. Il presidente federale si confessa al Corriere dello Sport. Ma non si tratta di una resa: “In Figc abbiamo reagito: Buffon è a tempo pieno nel Club Italia come Ds, stiamo attivando la consulta dei dirigenti per creare una sinergia sempre più solida con le società e abbiamo rafforzato il lavoro delle nostre giovanili, che negli ultimi due anni ci hanno fatto esultare per i titoli europei U19 e U17, coinvolgendo in Nazionale anche il coordinatore Viscidi.
Ma tutto questo non basta se non cambia la cultura dei club”. Il tecnico di Certaldo ha ricevuto un ulteriore attestato di stima da Gravina: “Il Ct ha lavorato tutta l’estate. Io l’ho sempre sentito molto motivato.
La sua sfida più grande ora sarà creare un gruppo che sopperisca col gioco e la motivazione ad alcune carenze tecniche oggettive”. Per quanto riguarda la ricandidatura del presidente federale bocche cucite: “Con la massima serenità deciderò sulla mia candidatura dopo aver modificato lo statuto, confrontandomi con le componenti come ho sempre fatto”. Conte al Napoli, Thiago alla Juve e anche il Milan possono ridurre il gap con l’Inter.
Italiano mi incuriosisce, la Fiorentina di Palladino ha le carte in regola per ripetere l’exploit del Bologna. Gasperini ha onorato il nostro calcio, giocando alla pari con la corazzata di Ancelotti. La Dea è un modello perché continua a investire nei giovani italiani come dimostra l’acquisto di Brescianini”.
L’ultima parola è per i club, chiamati a tenere a cuore le sorti della Nazionale: “Non va disperso il talento come sta avvenendo – l’accorato appello di Gravina -. In Serie A il minutaggio degli U21 italiani è del 2,8%. Gli Over 21 italiani sono al 31,6%, quelli stranieri al 63%.
La Serie A deve abbassare la soglia d’età in Primavera, favorendo un numero più alto nelle liste di calciatori formati nei vivai”.