Spalletti e Gravina a pezzi dopo il flop azzurro, lo sfogo del Ministro Abodi

Un fallimento che nessuno è stato in grado di digerire, neppure a distanza di giorni. Abodi è andato giù duro nelle considerazioni chiedendo che a prevalere sia l’interesse generale e non quello individuale. Ma la sostanza non cambia, neanche con un turno in più.

Questo presuppone un Club Italia e un settore tecnico ripensati nella loro globalità. Io ho sempre espresso giudizi positivi su Spalletti ma servono anche analisi e autocritica che sono mancate. Quello che è successo non può essere un semplice “capita” o “gli altri sono stati più forti”, noi siamo stati la versione peggiore di noi.

Vuole evitare che qualcuno abbia il sopravvento, è una specie di logica del disarmo bilanciato. A me ha detto delle cose, sono convinto le dirà anche in pubblico. D’altro canto il livello dello scontro e delle contrapposizioni personali – sempre da stigmatizzare – hanno raggiunto l’insopportabile, adesso deve prevalere solo l’interesse generale.

In attesa delle Olimpiadi, per le quali Abodi spera naturalmente che gli italiani possano ritagliarsi un ruolo da protagonisti, c’è la questione stadi e infrastrutture che tiene banco. Ci sono tanti progetti – sottolinea il ministro -, mi sento di tranquillizzare tutti sul fatto che organizzeremo, con la Turchia, l’Europeo 2032: faremo la proposta dei 5-6 stadi all’Uefa entro ottobre 2026 e entro aprile 2027 saranno aperti i cantieri. E sugli aiuti al calcio precisa: “Sì, ma non a fondo perduto”.

Conte? Sono curioso di vedere come si combineranno tre elementi: il mister, De Laurentiis e la passione dei napoletani… Sarà comunque uno spettacolo. Parola di ministro.

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