Il destino è nelle nostre mani. Se siamo uomini forti, è ora di dimostrarlo per gli azzurri chiamati a una prova d’orgoglio da campioni in carica e potenziali protagonisti del torneo. La nostra Italia ha già mostrato la sua determinazione, indipendentemente dagli uomini e dal modulo scelti.
Il Ct ha spiegato in conferenza che sarebbe un errore pensare che un pareggio con la Croazia sia sufficiente. Possiamo fare dei cambi inserendo giocatori con caratteristiche diverse. Sono più tranquillo quando abbiamo il possesso palla, ma più agitato quando gli avversari ce l’hanno.
Questa sarà una gara sotto pressione, con molta importanza dal punto di vista del risultato e coinvolgerà il sentimento di molte persone. Può portare a numeri significativi, ma anche a errori inaspettati. Retegui è più lineare nelle giocate, ma raramente sbaglia quando ha la palla da sfruttare.
È più naturale e cadenzato. Ci sono partite che possono definire la tua storia con la Nazionale, sia positivamente che negativamente. Abbiamo fatto delle scelte perché siamo convinti di avere a che fare con calciatori forti.
Quando ho parlato ai ragazzi, ho visto la loro voglia di partecipare e di essere presenti. Questo desiderio si traduce nella disponibilità a giocare gare di questo tipo. Ho notato comportamenti che mi piacciono sotto molti aspetti.
È chiaro che la gara con la Spagna non mi è piaciuta. Ne abbiamo parlato e l’abbiamo analizzata. In Nazionale, il livello degli avversari è sempre altissimo.
Mi aspetto che la partita con la Spagna ci insegni qualcosa.