Hellas Verona: la procura di Bologna annulla il sequestro delle azioni: vicenda terminata

La revoca del sequestro preventivo è conseguente al verificarsi dei presupposti per la chiusura del fallimento H23, in seguito agli accordi conclusi tra le società di Maurizio Setti e le società Delta, Lonestar e Santa Benessere. La società veneta prosegue affermando che gli accordi erano stati raggiunti con l’assistenza di vari studi legali, tra cui lo studio Unilegal di Verona e lo Studio Legale Gratteri di Roma. È stato sottolineato il ruolo degli avvocati coinvolti nella difesa svolta nel procedimento penale cautelare, concluso con la revoca del sequestro preventivo.

Si menziona una società per azioni coinvolta in cui sono state riscontrate delle anomalie, inclusi il mancato versamento del corrispettivo dovuto e la conclusione della trattativa poco prima del fallimento della spa. Si evidenzia che tali controversie hanno portato alla dichiarazione di fallimento di H23 e all’istanza congiunta di chiusura a seguito delle rinunce dei creditori alle domande di insinuazione al passivo. L’articolata negoziazione dell’operazione è stata curata da Unilegal Avvocati Associati di Verona e dallo Studio Legale Gratteri di Roma.

Si menziona che gli addii di calciatori importanti come Ngonge, Faraoni, Djuric e Doig hanno consentito a Setti di “respirare”, con un occhio alla cifra richiesta dall’ex socio Volpi.

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