Un’Italia così non si era mai vista agli Europei o in nessuna altra grande manifestazione di atletica leggera. Gli Azzurri aspirano a partecipare e a riempirsi le mani. Dopo l’eccezionale esperienza a Roma, ora l’obbiettivo è puntato con decisione sui Giochi. Per alcuni sarà la loro prima grande occasione ai cinque cerchi, mentre per altri potrebbe essere l’ultima.
C’è un’ossessione per le Olimpiadi. Essere un atleta è molto impegnativo, devi dedicarti solo ed esclusivamente a questo. All’inizio ho provato un certo panico, ma quando sono entrata in gara, ho cercato fino all’ultimo di dare il massimo. Con sei e 94 ci sono riuscita.
Questa medaglia è speciale, ha un grande valore soprattutto davanti al pubblico di casa, agli amici e alla famiglia. Sono felice di aver regalato un’emozione all’Italia, a Roma. Il cambio con Matteo era incerto, l’abbiamo provato solo una volta, ma è stato eccellente. Anche Matteo Melluzzo era preoccupato: “La curva dovevo provarla, ero un po’ ansioso ma è andata bene”.
Lorenzo Patta scherza: “C’era rumore, Filippo si è mosso un po’ prima. Devo ammettere che esultare su quella linea d’arrivo è stata una delle cose peggiori che abbia mai visto in tutta la mia vita”. Prima della staffetta è stata molto importante. Ringrazio i miei tre compagni, ma anche gli altri nella squadra che hanno partecipato alle batterie.
Il 2024 sarà l’anno del sì, non più del quasi.