Luciano Spalletti afferma che la notte dell’eliminazione agli Europei non è stata la peggiore della sua vita. Afferma di avere un curriculum profondo, con numerose sfide vinte e gestite.
Non si attendeva questo finale all’Europeo e si prende le proprie colpe ma non si ritiene il principale responsabile della disfatta. Spalletti sostiene l’importanza della maglia azzurra e la responsabilità che comporta, ma non rassegna il mandato anche se ha lasciato carta bianca al presidente federale.
Afferma che la squadra non è cresciuta nel percorso e che è stato fatto un passo indietro importante, ma si impegnerà totalmente per correggere la situazione. Desidera preparare la squadra per le qualificazioni ai Mondiali del 2025, evitando la fine dei suoi predecessori, Ventura e Mancini.
Spalletti sostiene che la Nazionale richiede un approccio diverso e che è necessario credere e lavorare duramente per sviluppare il potenziale della squadra.