Ieri è stato il giorno del doloroso annuncio, mentre oggi è quello delle spiegazioni. Contro Kotov, ho avvertito di essere più forte, ma prima della gara contro Khachanov le cose andavano meglio. Tuttavia, sentivo che qualcosa non andava. Dopo la risonanza, abbiamo scoperto che c’era un problema.
Successivamente, a Monaco, abbiamo effettuato ulteriori esami e abbiamo preso la decisione non facile di rinunciare a partecipare al torneo. Roma è un evento molto speciale e la decisione di non parteciparvi è dolorosa, ma dobbiamo accettarla. Spero di poter giocare ancora qui a Roma per altri 12-15 anni. La rinuncia a Roma è una delusione ma non una sconfitta.
La stagione è stata positiva; alcuni infortuni si possono prevenire, altri no. Credo che possiamo imparare da queste situazioni e andare avanti. Anche l’anno prossimo sarà importante gestire meglio la situazione, quindi potrebbe essere necessario valutare se partecipare o meno a Montecarlo. Personalmente mi piace giocare e parteciperei a tutti i tornei, quindi non vedo la rinuncia come una sconfitta.
In questo momento, ci sarà un periodo senza giocare e dovremo valutare come gestire questo infortunio dalla prossima settimana in poi. La preparazione per Parigi non sarà perfetta, ma io e il mio team daremo il massimo per competere. Non sarà facile non aver giocato a Roma, e al momento nessuno sa rispondere a questa domanda. A Parigi giocherò solo se sarò al 100%, poiché non voglio mettere a rischio la mia carriera.
Non entrerò nei dettagli del mio infortunio, ma preferisco concentrarmi su come lavorare per risolverlo. Spero di avere la possibilità di giocare a Torino, le partite in Italia hanno un significato speciale per me. Benché Roma fosse un torneo importante per i punti, questo è secondario. La federazione che rappresenta tutti i volontari che sostengono questo sport deve essere vicina ai campioni nei momenti difficili.
Sembrava che tutto fosse tornato alla normalità, quindi non ho avuto il coraggio di richiamarlo. Tuttavia, alla fine ho avuto il coraggio e ho riconosciuto che era la scelta giusta. Merito dello staff di altissimo livello; l’obiettivo è a medio termine. Siamo fiduciosi.
Questo è stato insegnato e dimostrato che si può imparare dalle difficoltà e trovare la forza per ripartire più forti di prima.