Nel frattempo i due allenatori si spartiscono i punti e non si fanno del male. Non che non ci provino. Finisce comunque con uno 0-0 che evidenzia soltanto i meriti difensivi e che tutto sommato appare come risultato giusto per quanto complessivamente espresso sul campo. Anzi, quella migliore è stata con Yildiz con Vlahovic che non è andato a chiudere.
Se non segniamo diventa difficile. I ragazzi sono dispiaciuti ma devono essere sereni. Il nostro cammino prosegue. Gli attaccanti dovevano attaccare di più la profondità.
McKennie e Rabiot? Hanno avuto problemi fisici ma faranno un buon finale”. Sul futuro della Juventus: “La società farà le valutazioni sul mercato del prossimo anno. Se resto?
Pensiamo prima a centrare l’obiettivo. Arriviamo in fondo a questo traguardo che è importante sia dal punto di vista sportivo che economico. I nuovi dirigenti con la proprietà hanno dato un indirizzo basato sulla Next Gen. Poi faranno le loro valutazioni su come migliorare la squadra”. Cristiano Giuntoli ha infatti fatto il punto della situazione su attualità e programmazione per la prossima stagione: “Siamo molto concentrati sul presente, perché comunque all’inizio dell’anno, con la proprietà, la società, il mister, ci siamo posti degli obiettivi e siamo in linea con quello che volevamo fare, andando avanti in Coppa Italia, cercando di centrare la finale di Coppa Italia, cercando anche di vincerla, cercando di arrivare in Champions League, cercando di valorizzare tanti ragazzi, abbassando i costi”.
Per quanto riguarda il futuro di Allegri e il calciomercato il direttore sportivo è chiaro: “Col mister abbiamo parlato di tanti calciatori per il futuro, ma in questo momento non possiamo fare chissà quali piani, perché il nostro budget sarà determinato dall’entrata in Champions e quello ci determinerà tante cose. Sarà determinato da qualche vendita, se riusciremo a farla, se non riusciremo a farla, ci sono troppe varabili adesso purtroppo per pianificare il futuro della Juventus. Secondo tempo di alto livello per cui c’è dispiacere. Cosa manca?
Siamo leggerini, non abbiamo forza fisica tra Ricci, Linetty, Okereke. La differenza tra le grandi squadre e quelle che ci provano è in questo pezzetto che manca per vincere partite come queste”. Il bilancio dei 3 anni: “Abbiamo perso tanti giocatori: Miranchuk, Belotti, Pobega… avessimo aggiunto altri a loro oggi sarebbe diverso.” Non ci ho pensato, qui sto bene.