Il re ha abdicato, ha ceduto definitivamente lo scettro a Noah Lyles: ma ha ancora la forza e gli stimoli per tentare di riaccomodarsi ancora sul trono. Iniziata col tormentato assalto alla finale, mancata invece da Chituru Ali, settimo nella sua semifinale. La qualificazione all’ultimo atto dei 100 metri è arrivata tramite ripescaggio, col settimo tempo, migliore tra i due riammessi. Una progressione imperiosa, quasi come ai vecchi tempi.
Quasi. Il nuovo re della velocità, annunciato come sicuro dominatore anche dei 200. Poi tutti gli altri, a cominciare dal sudafricano Simbine con 9”82, Jacobs con 9”85, Tebogo (Botswana) con 9”86, Bednarek (9”88) e Seville, che da favorito per una medaglia s’è ritrovato addirittura ultimo anche se con un tempo tutt’altro che disprezzabile: 9”91. Subito dopo la conclusione della prova, Marcell s’è fatto applicare una vistosa fasciatura.
Poi s’è presentato serenamente ai microfoni della Rai: “Non posso essere contento, anche se il tempo di reazione dai blocchi è stato ottimo. Volevo prendere la medaglia, dispiace, ci credevo. Azzeccata, per Jacobs. “Molto complicato cambiare tutto, a casa tua stai sempre bene.
Ma dovevo spostarmi per ritrovare la forma, siamo arrivati comunque a 9”85 e direi che non è male. “Ci aspettano altri quattro anni al massimo”. Quindi sul dolore alla coscia: “Solo una fasciatura, soltanto un crampo, ho spinto oltre il limite ma domani l’abbiamo già risolto.