L’Italia fa il tifo per lui e chissà che anche la prima tappa della corsa rosa possa subito regalare la possibilità di mettersi in evidenza: “L’Olimpiade verrà dopo e ci penseremo dopo? La voglia è quella di concentrarci sul Giro, far divertire il pubblico e di eccellere come squadra (la Ineos Grenadiers, ndr).
Vogliamo partire bene.”
Non è un percorso difficilissimo ma è l’atleta a farlo diventare duro, anche un falsopiano può fare danni. “La prima settimana sarà già molto complicata e la seconda sarà durissima.
Bisogna provare ad arrivare bene alla terza provando a portare Geraint (Thomas, ndr) nelle migliori condizioni possibili per far bene. Io non so cosa aspettarmi, non ho la bacchetta magica per predire il futuro”.
Poi altra chance il 18 maggio con la frazione Castiglione delle Stiviere-Desenzano del Garda di 31,2 km. E’ un atleta come gli altri, non è che cambia tanto.
Ma sarà ovviamente lo sloveno della UAE Emirates Team l’uomo da battere e quello che riceverà il maggior numero di attenzioni da parte del gruppo.